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Per i primati, avere una madre li aiuta ad apprendere le abilità sociali

di Lorenzo Bianchi

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Se un giovane si trovava entro 3 metri da una “vittima” bisognosa di conforto, i giovani allevati dalla madre tendevano ad avvicinarsi immediatamente e a confortarla, mentre la risposta immediata degli orfani era più evitante: fuggivano, si allontanavano o urlavano.

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Il superamento dell’auto-angoscia è stato misurato osservando quanto tempo impiegavano i bonobo “vittima” a smettere di urlare e di “grattarsi” ansiosamente dopo il conflitto. Sebbene gli orfani tendessero a urlare per circa 10 secondi (in media), la differenza non era significativamente diversa rispetto ai bonobo allevati dalla madre.

Tuttavia, gli orfani avevano circa quattro volte più probabilità di ricominciare a urlare (dopo essersi fermati per 30 secondi o più) e in media impiegavano più di 2 minuti per riprendersi rispetto ai circa 30 secondi dei giovani allevati dalla madre.

Per misurare il gioco prolungato e le amicizie, i ricercatori hanno registrato la durata delle sessioni di gioco sociali. I giovani allevati dalla madre trascorrevano il doppio del tempo a giocare con gli altri rispetto agli orfani.

I bonobo allevati dalla madre iniziavano anche a giocare con gli altri il doppio delle volte rispetto agli orfani e avevano tre volte più amici. Ciò suggerisce che i giovani allevati dalla madre erano più socievoli e giocosi dei bonobo orfani.

Avere una madre aiuta
In breve, i bonobo allevati dalla madre erano più “competenti” socialmente ed emotivamente rispetto ai bonobo orfani.

I risultati sono stati utilizzati per costruire un “indice di socialità composito” per vedere se la competenza sociale generale fosse correlata al modo in cui i bonobo affrontavano il proprio disagio o quello degli altri. L’indice o “modello più adatto” per spiegare i risultati era che i giovani con un alto livello di socialità erano più propensi a consolare gli altri, soprattutto se la “vittima” era un amico.

Dopo aver letto questo articolo, corro a casa per dare un forte abbraccio a mia figlia e per inviare un’e-mail di supporto ad amici e colleghi che lavorano con le grandi scimmie orfane in santuari come quello descritto qui, lottando instancabilmente per fermare il traffico illegale organizzato e il commercio di grandi scimmie.

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